La Dott.ssa Nunzia Prencipe, endocrinologa a Torino specializzata in diabetologia, ci racconta brevemente in cosa consiste il diabete.
Cos’è il diabete?
Il diabete è una patologia in cui i livelli di zucchero nel sangue aumentano ed è causato dall’incapacità dell’organismo di svolgere correttamente il processo di digestione, assimilazione e trasformazione nell’energia degli zuccheri presenti nei cibi.
Si tratta di una delle malattie più diffuse in Italia.
Il diabete non è una malattia contagiosa e non è ereditario ad accezione di rare varietà (es. MODY).
Va sottolineato, però, che esiste una predisposizione familiare, soprattutto in caso di diabete tipo 2, per cui chi ha un diabetico fra i parenti di primo grado (genitori, fratelli) ha un rischio di ammalarsi superiore rispetto a chi non ha parenti con la malattia.
Il diabete, seppur spesso asintomatico, se non trattato adeguatamente porta ancora oggi a complicanze molto gravi a livello di cuore, vasi, reni e occhi.
Dott.ssa Prencipe, quali sono le varietà di diabete?
Il diabete può essere considerato come un insieme di malattie differenti; tutte accomunate dal verificarsi di un anomalo aumento della glicemia (la concentrazione di glucosio nel sangue).
Le principali varietà di diabete sono le seguenti:
diabete tipo 1 (detto anche insulino-dipendente)
diabete tipo 2 (detto anche non-insulino-dipendente)
diabete gestazionale (che si sviluppa in gravidanza)
diabete monogenico (es. MODY, diabete giovanile ad esordio maturo)
diabete secondario ad altra patologia (es. malattia del pancreas) o farmaci
Diabete tipo 1
Il diabete mellito di tipo 1 è causato dalla distruzione delle cellule del pancreas, l’organo che produce l’insulina, ovvero l’ormone deputato alla regolazione della glicemia.
Nella maggior parte dei casi, questo tipo di diabete ha un’origine autoimmune ed è caratterizzato da una grave carenza di insulina, causata dalla distruzione delle cellule del pancreas che la producono.
Per questo motivo l’individuo necessita della somministrazione di insulina farmacologica che vada a sostituire quella prodotta dall’organismo. Ecco perché si parla di diabete insulino-dipendente.
È una malattia che ha generalmente un esordio acuto e i sintomi tipici sono la poliuria (iniziare a urinare molto più del normale), la polidipsia (bere più di 3 litri di acqua al giorno) e l’inspiegabile calo ponderale.
In alcuni casi i valori di glicemia sono così alti e il paziente è così disidratato, da necessitare il ricovero ospedaliero.
Dopo le opportune visite endocrinologiche e una diagnosi di questo tipo di diabete, l’unica terapia possibile è l’insulina.
Diabete tipo 2
Il diabete mellito di tipo 2 è causato da una carenza parziale di insulina, che si sviluppa nel tempo, e che spesso è conseguente a una situazione di insulino-resistenza.
In pratica l’individuo produce insulina, ma il suo organismo non risponde correttamente e il livello di zuccheri nel sangue resta alto.
Questa condizione patologica ha cause multiple, ma uno stile di vita disordinato e la scorretta alimentazione sono le più importanti.
I sintomi sono più lievi rispetto al diabete di tipo 1 e spesso questa condizione rimane non diagnosticata anche per anni, a volte causando una serie di complicanze (al cuore, ai vasi sanguigni, ai reni, agli occhi, ecc…) dovute alla glicemia alta e queste complicanze possono essere già presenti alla diagnosi.
La prima ed indispensabile terapia per il diabete di tipo 2 è la corretta alimentazione e il corretto stile di vita.
Al giorno d’oggi, tuttavia, esistono numerose terapie farmacologiche per controllare il diabete di tipo 2 ed è compito del diabetologo indirizzare il paziente alla terapia più adatta e personalizzata per lui.
Prevenzione
La Dott.ssa Nunzia Prencipe, Endocrinologa a Torino, specifica che modificare il proprio stile di vita assumendo abitudini sane e la corretta alimentazione è indispensabile per la prevenzione del diabete mellito di tipo 2.
Non solo: spesso, anche nei casi già conclamati di diabete, il solo adeguamento delle proprie abitudini, è sufficiente a scongiurare l’utilizzo della terapia farmacologica.
Gli interventi per migliorare il proprio stile di vita includono:
Attività fisica aerobica di moderata intensità e della durata di almeno 20-30 minuti al giorno o 150 minuti alla settimana;
Un adeguato periodo di riposo (almeno 7 ore a notte), poiché la deprivazione di sonno porta ad una maggiore predisposizione al diabete;
Un’alimentazione adeguata: è importante tener conto della qualità dei nutrienti che si assumono con la dieta. Una dieta ricca di fibre e di alimenti a basso indice glicemico è protettiva nei confronti del rischio di diabete, mentre il consumo di carni rosse e bevande zuccherate ne aumentano il rischio.
Presso il nostro poliambulatorio a Torino, puoi fissare una visita con la nostra Dott.ssa Nunzia Prencipe specializzata in endocrinologia e diabetologia.